La mancata attivazione del procedimento di mediazione delegata comporta l’improcedibilità non della domanda monitoria, ma del giudizio di opposizione, e l’acquisto da parte del decreto ingiuntivo dell’autorità ed efficacia di cosa giudicata. Continua a leggere
Con sentenza n. 25201 del 7.12.2016 la Cassazione torna ad affrontare il tema dei confini del giustificato motivo oggettivo di licenziamento, esaminando puntualmente i due contrastanti orientamenti formatisi all’interno della stessa Cassazione e aderendo – in aperto contrasto con la maggioritaria giurisprudenza che ritiene legittimo solo il licenziamento per giustificato motivo oggettivo fondato sul riassetto organizzativo dell’azienda da ricondursi alla necessità di far fronte a situazioni sfavorevoli e perduranti, ovvero sulla necessità di far fronte a spese di carattere straordinario – al minoritario orientamento della stessa Cassazione secondo cui ““le ragioni inerenti l’attività produttiva di cui all’art. 3 della I. n. 604 del 1966 possono derivare anche “da riorganizzazioni o ristrutturazioni, quali ne siano le finalità e quindi comprese quelle dirette al risparmio dei costi o all’incremento dei profitti””. Continua a leggere
La Corte di Cassazione, Sezione Lavoro, con sentenza n. 4315 depositata il 20.2.2017, ha ritenuto legittimo il licenziamento di una dipendente che ha violato in maniera reiterata gli obblighi di diligenza e di correttezza, nell’esecuzione della prestazione lavorativa, anche se affetta da invalidità. Continua a leggere
Corte di Cassazione civile, Sezione III, 7 marzo 2017 n. 5603: nei contratti di locazione di immobili ad uso non abitativo, la condanna al pagamento dell’indennità per la perdita di avviamento, ove al momento della decisione il rilascio non sia avvenuto, deve essere condizionata al verificarsi del rilascio. Continua a leggere