Con nota in data 14.3.2018, l’Osservatorio sulla giustizia civile di Milano ha diffuso la versione aggiornata delle note tabelle per la liquidazione del danno non patrimoniale nonché i criteri orientativi per la liquidazione del danno non patrimoniale da “premorienza”, di quello c.d. terminale, del danno da diffamazione a mezzo stampa e per la liquidazione ex art. 96, c.p.c. Continua a leggere

Nell’ambito delle separazioni personali fra i coniugi, permane incertezza su cosa si intenda per spesa straordinaria in quanto manca, nel nostro ordinamento, una norma specifica ad hoc.

In passato, la giurisprudenza aveva cercato di sopperire alla lacuna legislativa caso per caso, a volte addirittura includendo la spesa straordinaria in modo forfetario nell’assegno di mantenimento posto a carico del genitore non collocatario. Tuttavia, anche questa soluzione era stata abbandonata, in quanto la Suprema Corte l’aveva ritenuta in netto contrasto con il principio di proporzionalità sancito dall’articolo 155, cod. civ, e con quello dell’adeguatezza del mantenimento. Continua a leggere

Con le sentenze in esame la Cassazione si esprime relativamente ad una fattispecie che riflette una prassi diffusa e cioè quella di eludere il Fisco denunciando un canone inferiore attraverso il meccanismo di stipulare due contratti di locazione: uno, registrato, ad un prezzo minore che sarebbe quello ufficiale ai fini IRPEF, ed uno ad un prezzo superiore da registrare all’occorrenza, ossia quando il conduttore, contravvenendo ai reali patti, si avvalga del c.d. primo contratto corrispondendo il canone inferiore ivi previsto. Continua a leggere

Con sentenza n. 509 delll’11.1.2018 la Cassazione torna ad affrontare il tema dell’abuso dei diritti da parte dei lavoratori e precisa che in tema di congedo parentale l’art. 32, comma 1, lett. b), del d.lgs. n. 151 del 2001, nel prevedere che il lavoratore possa astenersi dal lavoro nei primi otto anni di vita del figlio, percependo dall’ente previdenziale un’indennità commisurata ad una parte della retribuzione, configura un diritto potestativo che il padre-lavoratore può esercitare nei confronti del datore di lavoro, nonché dell’ente tenuto all’erogazione dell’indennità, onde garantire con la propria presenza il soddisfacimento dei bisogni affettivi del bambino e della sua esigenza di un pieno inserimento nella famiglia. Continua a leggere