Anche il settore dei trasporti si converte alla conciliazione obbligatoria.

A partire dal 28 febbraio 2023 l’Autorità di regolazione dei trasporti (Art) inizia ad esercitare le sue funzioni per la risoluzione non giurisdizionale delle controversie tra utenti ed operatori dei servizi di trasporto, relative ai diritti dei passeggeri nei viaggi in aereo, treno, autobus e nave.

La procedura prevede, infatti, che, prima di rivolgersi al giudice, occorrerà tentare la conciliazione dinanzi al relativo servizio Adr (Alternative Dispute Resolution) dell’Autorità o, in alternativa, dinanzi ad altro organismo Adr ai sensi del Codice del consumo.

Per la gestione della controversia Art utilizzerà la piattaforma ConciliaWeb.

Quanto sopra dovrebbe comportare un drastico abbattimento dei contenziosi in materia di trasporti.

Al fine di evitare che il fideiussore rimanga in attesa dell’adempimento della sua obbligazione di garanzia per un tempo indefinito, il dettato dell’art. 1957 c.c. richiede alle banche, alle assicurazioni (e ad ogni creditore) di attivarsi nei confronti del debitore principale nel termine di sei mesi dalla scadenza dell’obbligazione principale, se la fideiussione non ha un termie specificatamente determinato, o nel termine di due mesi, se essa è stata concepita ad tempus.
Ciò significa che se il creditore non si attiva nei confronti del debitore principale, perde il suo diritto, a meno che le parti non abbiano rinunciato ad avvalersi della norma.
Per superare tale limite e far valere le proprie ragioni di credito nei confronti del garante anche a distanza di anni, sempre più spesso le banche e le compagnie di assicurazioni hanno provveduto, supportate in questo senso dalla giurisprudenza, a qualificare le fideiussioni come contratti autonomi di garanzia così superando le limitazioni temporali imposte dall’art. 1957 c.c..
La Suprema Corte di Cassazione con la sentenza n. 5598 del 28 febbraio 2020 è intervenuta sull’argomento aprendo la strada al ribaltamento del maggioritario orientamento giurisprudenziale che nega l’applicabilità dell’art. 1957 c.c. anche al contratto autonomo di garanzia.
La sentenza citata ha ripreso un concetto già espresso da qualche isolata sentenza di merito (Trib. Firenze, sez. III, 12 giugno 2019, n. 1856) stabilendo che non vi è alcuna incompatibilità tra la causa del contratto autonomo e l’onere imposto al creditore di perseguire il debitore principale, perché l’autonomia della garanzia e l’articolo 1957 c.c. operano su due piano diversi: il garante, quindi, non potrà opporre eccezioni relative al rapporto garantito e il creditore avrà il preciso onere, per giovarsi della garanzia, di richiedere giudizialmente l’adempimento nei confronti del debitore principale.
La conseguenza dell’applicazione della norma di cui all’art. 1957 c.c. anche al contratto autonomo di garanzia sarà la maggiore tutela per il garante che non sarà più vincolato a richieste di pagamento avanzate da banche e compagnie di assicurazioni (ed ogni altro creditore) a distanza di molti anni.

Con nota in data 14.3.2018, l’Osservatorio sulla giustizia civile di Milano ha diffuso la versione aggiornata delle note tabelle per la liquidazione del danno non patrimoniale nonché i criteri orientativi per la liquidazione del danno non patrimoniale da “premorienza”, di quello c.d. terminale, del danno da diffamazione a mezzo stampa e per la liquidazione ex art. 96, c.p.c. Continua a leggere

Con le sentenze in esame la Cassazione si esprime relativamente ad una fattispecie che riflette una prassi diffusa e cioè quella di eludere il Fisco denunciando un canone inferiore attraverso il meccanismo di stipulare due contratti di locazione: uno, registrato, ad un prezzo minore che sarebbe quello ufficiale ai fini IRPEF, ed uno ad un prezzo superiore da registrare all’occorrenza, ossia quando il conduttore, contravvenendo ai reali patti, si avvalga del c.d. primo contratto corrispondendo il canone inferiore ivi previsto. Continua a leggere

Con ordinanza n. 6830 del 16 marzo 2017 la Sezione IV della Corte di Cassazione ha sancito la risarcibilità del danno da vacanza rovinata anche nell’ipotesi in cui il turista abbia subito una rapina all’interno della struttura turistica. In particolare, il tour operator è responsabile anche della sicurezza della vacanza venduta ai propri clienti e sarà chiamato a rispondere dei danni a questi ultimi occorsi purché ricorrano i presupposti della gravità della lesione e della serietà del pregiudizio. Continua a leggere

Con la sentenza n. 12307 del 15 giugno 2015 le Sezioni Unite civili della Corte di Cassazione hanno risolto un contrasto risalente in giurisprudenza e in dottrina in merito alle modalità di contestazione della falsità di un testamento olografo, statuendo che la parte che contesti la autenticità del testamento deve proporre domanda di accertamento negativo della scrittura e che è a suo carico il relativo onere della prova. Continua a leggere

Con la sentenza n. 5851 del 24 marzo 2015, la terza sezione civile della Corte di Cassazione è ritornata ad analizzare il tema dei limiti all’esercizio del diritto di satira, quale manifestazione del diritto di critica, già oggetto di ampia riflessione da parte del medesimo giudice di legittimità. Continua a leggere

E’ in vigore dal 9.2.2015 l’obbligatorietà della negoziazione assistita secondo le prescrizioni della legge n. 162/2014 di conversione del decreto legge 132/2014 recante Misure di degiurisdizionalizzazione ed altri interventi per la definizione dell’arretrato. Continua a leggere

Nella Gazzetta Ufficiale n. 147 del 27.06.2015, è stato pubblicato il Decreto Legge n. 83 di pari data, contenente “Misure urgenti in materia fallimentare, civile e processuale civile e di organizzazione e funzionamento dell’amministrazione giudiziaria”.

Gran parte del Decreto (artt. 1-17) contiene consistenti novelle in tema di procedure concorsuali e processo esecutivo, mentre l’ultima parte (artt. 18-24) contiene le novità in tema di Processo Telematico e disposizioni transitorie. Continua a leggere